Cari Soci ed amici lettori,
le feste sono vicine e siamo al termine di questo intenso 2018.

Quale occasione migliore per farvi i nostri migliori auguri di Buon Natale se non quello di scrivere un breve articolo.

Ci prenderemo alcuni giorni di riposo, ma non per questo ci fermeremo, approfittando anzi, del tempo libero a nostra disposizione per continuare ad intrattenervi con le nostre iniziative, ed a catturare la vostra curiosità, partendo questa volta proprio da un racconto fatto di riflessioni, ringraziamenti e speranze per il futuro.

Ci avviamo verso l’anno del decennale associativo e molte cose ci sarebbero da dire.
Innanzitutto, chi mai avrebbe potuto pensare che quella strana idea nata nel 2009 da un gruppo di amici, si sarebbe protratta così a lungo, mutando così a fondo le nostre vite sino ad arrivare a coinvolgere così tante persone distanti tra loro? Credo nessuno di noi.
A distanza di dieci intensi anni da quando iniziammo ad avvicinarci al settore della Rievocazione storica, non posso far altro che ripensare a quell’inizio così lontano, inconsapevole ed improvvisato, nel Settembre del 2009, quando tutto nacque dalla ingenua volontà di costruire qualche oggetto, peraltro molto poco storico, per la folcloristica festicciola di paese.
Nonostante ciò, la provvidenza ci aiutò però nello stabilire alcuni punti chiave storicamente validi e per noi oggi molto importanti e sentiti.
Come la scelta del nome ad esempio:
I Credendari del Cerro.

Conservo ancora la costruzione del mio primo elmo, seppur imperfetto in ogni sua parte, memoria di un passato in cui lungi eravamo dal reale significato di fare “storia vivente”, oltre che pensare in quali avventure ci avrebbe condotto la formazione di una Compagnia come quella attuale.

Quando ancora non conoscevamo bene i nostri reali obiettivi, essa ci ha comunque condotto su sentieri faticosi ma giusti, dandoci l’opportunità di allargare i nostri orizzonti geografici, culturali, coltivare grandi soddisfazioni ma soprattutto aiutare e conoscere tantissime persone.
Farci capire come la cultura possa essere fonte di bello per gli occhi, valvola di creatività per la mente e cibo per l’anima. Motivi abbastanza validi per cui essa meriterebbe e dovrebbe appartenere a tutti, senza distinzione di sesso,ceto sociale, titolo di studio o razza, nella speranza di formare una società più consapevole e matura in un mondo migliore. Rispetto per la cultura, rispetto per l’ambiente, rispetto per se stessi ed il prossimo.

Siamo gli unici animali dotati di una coscienza che ci permetta di studiare il nostro passato, e “la Storia è un grande libro con tutte le soluzioni scritte dentro per il Futuro. Basta leggerla…” .

Tutte le persone incontrate in questi anni ci hanno lasciato un segno del loro passaggio, donandoci aiuto, forza ed esperienza, permettendoci di evolvere sino ad oggi.
Da allora molte cose sono cambiate, molti soci si sono passati il testimone, ma quella che rimane tutt’ora invariata è sempre la stessa voglia di impegnarsi per fare qualcosa di nuovo e migliore, catturando l’attenzione e la fantasia dello spettatore.

Per questo, per la ricorrenza del nostro decennale associativo, abbiamo iniziato a sviluppare una serie di progetti con l’intento di coinvolgere maggiormente il nostro pubblico, fissare un check point e segnare un lieto nuovo inizio.

La carne sul fuoco è però tanta ed il tempo sempre così fuggente.
Ci sarebbe il gran desiderio di festeggiare questo piccolo arrivo riuscendo a realizzare qualcosa di nuovo, qualcosa che coinvolga in maniera diversa tutte quelle persone in un’unica occasione, oltre nella speranza di conoscerne di nuove ovviamente.
Ma le burocrazie per farlo sono tante, anzi troppe e non sempre giuste, che risucchiano non solo tempo e fondi necessari, ma soprattutto energie vitali preziose, in un vorticoso buco nero. Da parte nostra cercheremo però col massimo impegno di uscire da questo buco nero, per regalarci e regalare appunto a tutti voi, che in questi anni ci avete seguito collaborando con noi, qualcosa per cui valga davvero la pena combattere così tanto.

Dobbiamo però ripartire dalle basi continuando a lavorare a testa bassa con umiltà e spirito costante di autocritica, motivo per cui ho proposto a tutta la squadra di ripartire proprio da una nuova immagine.
Ravviso infatti, in qualità di Presidente, un sentimento di rinnovamento, la necessità di una nuova immagine per il gruppo .
Un nuovo logo che esuli dall’araldica fantastica, ma che conservi in se gli stessi valori di quel passato predetto, racchiudendo nel contempo una nuova acquisita consapevolezza e maturità.

È per questo motivo che ho desiderato commissionare un nuovo araldo, laddove ogni elemento prendesse un significato maggiore, che non si fermasse più soltanto alla storia di una città ma a quella di una Terra intera.
Una terra, le cui fonti in questi anni  ci hanno costantemente condotto nelle nostre ricerche sotto l’egida di Casa Savoia, nostri Signori ricorrenti e compagni di viaggio .

Grazie all’opera di studio e ricerca araldica condotta dalla nostra socia Eleonora Furgiuele è stato possibile concretizzare infine l’araldo storico, scaturito poi dalle abili mani dell’amico ed artista Alessandro Battista e ricreato digitalmente dal fidato e sempre presente Giuseppe Palma.

Partito, al 1^ di rosso alla croce d’argento, al 2^ d’argento l’albero di cerro al naturale, nutrito sulla pianura verde; ai lati tenenti due Stambecchi rampanti, i “Re” della montagna, simbolo di forza e caparbietà, animale simbolo  delle nostre terre Alpine.

Ad ultimare il logo non poteva poi mancare, finalmente, un inno araldico a quanto l’associazione rappresenta e persegue.
Eravamo alla ricerca di un aforisma che parlasse dei temi intrinsechi del tempo e dell’arte, e di come quest’ultima rappresenti l’essenza stessa della vita eterna.
Poiché la vita è breve, ma ciò che facciamo in vita riecheggia nei secoli, se vogliamo citare il film “il Gladiatore”!
La prova tangente di ciò sono i mirabili capolavori manuali ed intellettuali di innovativi maestri, che ancora oggi permeano la nostra cultura attraverso la macchina del tempo.
È così che ritroviamo perfettamente questo concetto, racchiuso nelle somme e concise parole di Ippocrate:
“Ars longa, vita brevis”
Appunto l’arte è lunga in tutte le sue forme, mentre la vita dell’uomo è troppo breve a confronto.

Su questa profonda riflessione vorrei chiudere appunto, lasciando uno speciale appello a tutti gli amici ed alle associazioni amiche, nella speranza di poter collaborare ancora insieme in futuro, al fine di rinnovare e creare nuove sinergie, idee capaci di costruire sempre di più un panorama rievocativo più maturo e socialmente utile, affinché, tutti insieme potessimo lasciare un buon messaggio ed una coscienza storica per il futuro.

Da parte mia e di tutto il nostro staff, auguriamo a voi e tutte le vostre famiglie un sereno Buon Natale 2018 e felice anno Nuovo.

Il Presidente

Manuel Maniezzo

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